Tunué: libri da leggere per padroneggiare il fumetto

Quali sono i libri che devi leggere per poter padroneggiare il fumetto e migliorare non solo le tue conoscenze ma anche le tue abilità nel disegno? Noi della Tunué abbiamo creato una lista con i cinque titoli che proprio non devono mancare nelle tua libreria! Vediamoli insieme!

Graphic novel è un viaggio lungo la storia di questo nuovo genere di fumetto, tra le sue infinite manifestazioni. Raccontare qualcosa a parole, lo si può fare con i disegni, oppure si può utilizzare questa forma ibrida che chiamiamo fumetto, l’ideale convergenza delle due direttrici.

Il lavoro di Andrea Tosti affronta la grande questione del fumetto oggi, non solo dal punto di vista storico, ma analizzando le caratteristiche dei baloons, fino a giungere alla questione complessa del rapporto tra parola e immagine nella cultura occidentale.

Un approccio multidisciplinare quindi, che abbraccia una moltitudine di prospettive, in grado di far conoscere, anche a chi è nuovo a quest’arte, l’affascinante mondo dei graphic novel!

Chi non conosce le grandi opere senza tempo della Disney e il nome del padre di questo marchio che rimane un punto di riferimento per tutti gli amanti dell’animazione mondiale?

Walt Disney nato nel 1901 e morto nel 1966, è stato uno delle più importanti forze creative del ventesimo secolo, un uomo che ha esercitato un’influenza duratura sull’arte del film d’animazione e sulla storia del business americano e che, in pochi anni, è riuscito a creare un impero rivoluzionando il mondo del cinema, dell’intrattenimento e imprimendo un segno indelebile nell’immaginario popolare, americano e mondiale.

Ma chi era veramente Walt Disney?

Michael Barrier ne scrive una biografia unica nel suo genere, quasi analitica, focalizzata sul lato personale, che parte dalla trasformazione da ragazzo nato e cresciuto in una fattoria del Midwest, a imprenditore di successo, raccontandone i sogni, le illusione, i desideri, e lo fa analizzando i documenti del grande archivio Disney, luogo ai più inaccessibile, ma che Barrier ha avuto il permesso di visitare e di usare come centro di ricerca.

Non c’è nessuno che non conosca il nome di Charles Schulz o che non l’abbia sentito nominare almeno una volta nella vita. Shultz è infatti il papà di Charlie Brown, Linus, Snoopy, personaggi che, fin dal loro arrivo in Italia, hanno ammagliato con la loro semplicità, battute di spirito, spesso ironiche e irriverenti ma sempre formative, persone di generazioni diverse. Per i ragazzi degli anni Novanta i Peanuts sono stati la prima educazione sentimentale che abbiano ricevuto. Con loro hanno imparato a comprendere le proprie emozioni, i loro sentimenti e anche che cosa significa l’amore platonico in tutte le sue forme.

Anche all’apice del successo, Charles Schulz rimase per tutti, amici compresi, un uomo dalla riservatezza proverbiale e dalla personalità sfuggente. Michaelis prova a espugnare questa «fortezza» per restituirci il vero Schulzquello che riusciva a raccontare sé stesso solo disegnando e, in qualche modo, nascondendosi dietro i suoi personaggi.

Il risultato è un’opera meticolosa e intelligente, che parla della vita di un uomo, dalla sua nascita fino alla scoperta di un talento immenso, capace di insegnare attraverso i suoi disegni, portatori di un messaggio e Michaelis lo fa anche attraverso i disegni dello stesso Schulz, che usava le vignette per pensare, per elaborare, per dare un’altra forma al pensiero e anche alla vita.

Maledetti Fumetti svela i retroscena della censura americana sui comic-book, la forma più diffusa di intrattenimento popolare negli USA, tra la fine della Seconda guerra mondiale e la metà degli anni Cinquanta.

Prima dell’avvento della televisione come mezzo di comunicazione di massa, negli Stati Uniti i fumetti erano la forma più diffusa di intrattenimento popolare, subito ostracizzati da gruppi religiosi, comunità cittadine, politici maccartisti. Genitori, insegnanti e perfino bambini bruciarono montagne di albi a fumetti in sinistri roghi pubblici. Per questo, sulla copertina degli albi a fumetti di molte case editrici statunitensi apparve il bollino di approvazione della Comics Code Authority (CCA), che garantiva che il contenuto delle storie proposte rispettasse le indicazioni del codice di autoregolamentazione.


Con Maledetti fumetti David Hajdu ripercorre la storia che che portò alla costituzione della CMAA e al varo e applicazione del Comics Code. L’intento è quello di restituire il clima del tempo, consentire al lettore una vera e propria immersione nelle tensioni e nel dibattito che accompagnarono il fumetto in quegli anni.

L’interessante saggio scritto da Sergio Algozzino analizza la storia del fumetto dall’inedito punto di vista della linea grafica.

Sergio Algozzino è un disegnatore di talento e in Tutt’a un tratto, grazie alle sue competenze di fumettista e al suo vivace spirito d’osservazione, ci fornisce un pratico excursus su come fumettisti di ogni tempo, scuola e nazionalità hanno usato la linea per disegnare le loro storie. Un manuale per studenti, disegnatori, appassionati lettori, che con argomentazioni agili e sintetiche dice qualcosa di nuovo nel settore della saggistica italiana sul fumetto.

Un volume che ogni appassionato di fumetti dovrebbe possedere. Attraverso l’analisi degli stili e delle tecniche di importanti disegnatori, dei quali vengono riprodotte tavole e strisce, l’autore ripercorre l’intera storia della “nona arte”.

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