10 curiosità su Sonic the Hedgehog

Sonic The Hedgehog: 10 curiosità sul riccio blu più famoso dei videogiochi

Chi ha inventato Sonic The Hedgehog e perché si chiama così? Tutto quello che forse non sapete su uno dei personaggi dei videogiochi più famosi di sempre,

di Arianna Mancini

1. Un degno avversario di Super Mario

Il personaggio di Sonic the Hedgehog è nato nel 1991 da un team di designer di Sega, azienda giapponese di videogiochi fondata anni prima da un ex pilota americano. Alla base della sua creazione c’era un motivo squisitamente economico: in quegli anni Sega aveva un posto fisso nelle sale giochi, grazie ad alcuni giochi arcade di corse automobilistiche emozionanti e coinvolgenti, ma il mercato dei videogiochi casalinghi era dominato da Nintendo con Super Mario. L’azienda aveva bisogno di un personaggio che potesse rivaleggiare con l’irresistibile idraulico baffuto.

2. Veloce come una super console

C’era inoltre un altro aspetto su cui Sega voleva puntare. Nel 1988 aveva lanciato quella che era stata presentata come la console con il processore di gioco più veloce al mondo, il Sega Mega Drive, che prometteva una velocità di movimento e di risposta ai comandi del giocatore mai sperimentata prima di allora.

Il prodotto era stato lanciato insieme con il gioco Alex Kidd in Miracle World, ma il personaggio di Alex Kidd, un ragazzino vestito di rosso con grandi orecchie, non aveva sortito grande successo. Sega aveva bisogno di una nuova mascotte che riuscisse a valorizzare le prestazioni della console.

Per questo motivo si decise di puntare su un personaggio la cui qualità principale doveva essere la velocità supersonica – da qui il nome di Sonic. Si optò per il colore blu perché era quello del logo di Sega.

3. Un animaletto facile da disegnare

Yuji Naka e Naoto Oshima - Sonic
Yuji Naka e Naoto Oshima

A lavorare al progetto fu un team di sviluppatori (che avrebbe poi preso il nome di Sonic Team), tra cui i designer Naoto Oshima e Yuji Naka. L’idea di partenza era creare un personaggio che i bambini potessero disegnare facilmente, e che nelle forme ricordasse Topolino, Felix il gatto e Doraemon, in modo da risultare familiare.

4. Un coniglietto con guanti e papillon

Nelle prime bozze, il nuovo personaggio era un coniglio, sia perché è un animale che fa pensare alla velocità, sia in riferimento a Bugs Bunny dei Looney Tunes, molto popolare all’epoca. Aveva poi dei guanti bianchi come Topolino. Il colore scelto era il blu, come il logo di Sega.

Questo primo character poneva però diversi problemi tecnici nell’animazione: le orecchie non avevano una buona fluidità, il corpo appariva tozzo nei movimenti. E poi c’era un problema di fondo: nell’immaginario comune i conigli non corrono, saltano.

Si decise quindi di lavorare su altri animali, sempre familiari ai bambini, e che potevano restituire meglio di un coniglio l’idea di velocità: un cane, un leopardo, un armadillo.

5. Un’aria presidenziale

Il Sonic Team lavorò anche a una versione felina e caricaturale del presidente americano Roosevelt in pigiama. Questo design fu reputato inadatto al protagonista, ma divenne poi la base per creare l’antagonista di Sonic, il Dottor Eggman.

Sembra però che un altro presidente degli Stati Uniti abbia influenzato la personalità di Sonic. Nell’ideare un eroe sicuro di sé, il team si lasciò ispirare dallo slogan «Get it done» promosso dal governatore dell’Arkansas nella sua campagna per la Casa Bianca. Il candidato in questione, che trasudava carisma e self confidence, era Bill Clinton, che sarebbe effettivamente divenuto il 42° Presidente degli Stati Uniti d’America nel 1993.

6. Come un pilota degli anni ’40

Sonic the Hedgehog - Naoto Oshima design

Mentre Oshima stava facendo degli sketch a Central Park a Manhattan, notò quanta simpatia la gente provasse per i ricci, e cominciò a lavorare a un riccio blu, chiamandolo Needlemouse.

Poiché la scelta di questo animale lo convinceva sempre di più, decise di creare una back story completamente inventata, su un pilota d’aerei americano degli anni ’40 che si faceva chiamare Hedgehog perché amava volare ad alta velocità e questo fatto gli faceva rizzare i capelli in testa, che aveva dipinto sulla punta del suo aereo un riccio e sul retro della sua giacca di pelle – quest’ultima immagine, sonic in un logo alato, diventerà la schermata di presentazione del primo videogioco con il personaggio.

La back story non ha avuto un seguito nel mondo di un nome che rispecchiava la velocità supersonica della console che avrebbe rappresentato, nacque così Sonic the Hedgehog.

7. Un po’ Babbo Natale, un po’ Michael Jackson

Per caratterizzare ulteriormente il suo riccio blu, e lo dotò di un paio di scarpe vistose, che nella forma si ispiravano agli stivaletti di Michael Jackson nel video di Bad.

In una delle prime idee, inoltre, Sonic doveva essere il leader di una band e protagonista di numerose sequenze di brackdance.

Sarebbero state rosse, sia perché così avrebbero messo più in risalto i movimenti veloci delle gambe del personaggio, sia in omaggio a Babbo Natale, figura cui Oshima era particolarmente affezionato: «Quando ho cominciato a lavorare per Sega – ha dichiarato in un’intervista – l’ho fatto perché volevo essere come Babbo Natale, ossia volevo creare qualcosa che avrebbe reso felici i bambini».

8. Sonic in versione portachiavi

Un anno prima del lancio, Sonic fece un piccolo cameo in un altro gioco di Sega per arcade, Rad Mobile, un simulatore di corsa. Attaccato allo specchietto retrovisore che si intravedeva sullo schermo, c’era il portachiavi di un piccolo riccio blu che accompagnava il player nella sua corsa verso la vittoria.

Nel 1991 debuttò finalmente il videogioco a piattaforme Sonic the Hedgehog per Sega Mega Drive, in cui Sonic ha il compito di salvare la sua Christmas Island dalla minaccia del malvagio Dottor Eggman, che ha invaso l’isola con i suoi super robot e rubato gli Smeraldi del Caos, capaci di conferire poteri illimitati. Il gioco e il personaggio spopolarono: bambini e ragazzi amavano dover affrontare livelli sempre più lunghi e complicati, resi ancora più avvincenti dalla velocità del personaggio e dalle armi utilizzate dai nemici.

9. Sonic si fa qualche amico

Il primo videogioco vedeva Sonic affrontare da solo il Dottor Eggman e il suo esercito robotico. Nel tempo la storia intorno al riccio blu si è arricchita di numerosi altri personaggi.

Nel 1992, in Sonic the Hedgehog 2, compare Tails, il migliore amico del riccio blu, una volpe a due code dall’incredibile intelligenza e con la capacità di volare. Nel 1994 fa la sua prima apparizione Knucles the Echidna, abitante di Angel Island e custode dello Smeraldo Gigante, prima come antagonista in Sonic the Hedgehog 3, poi come alleato e personaggio giocabile nel successivo Sonic & Knuckles. Invece Shadow, l’antieroe oggi molto popolare anche grazie al film Sonic 3, debutta più tardi, in Sonic Adventure 2 del 2001, anche lui come antagonista.

10. Da fidanzato a scapolo impenitente

Nell’idea iniziale, Sonic avrebbe dovuto avere una fidanzata: si chiamava Madonna, aveva un aspetto completamente umano, i capelli corti e biondi e un fisico sexy. Con un aspetto evidentemente ispirato sia a Jessica Rabbit che alla popstar Madonna, il personaggio era una sorta damigella in difficoltà che l’eroe doveva salvare dal pericolo. Per evitare troppe analogie con le dinamiche di gioco di Super Mario, spesso impegnato a salvare la Principessa Peach, e forse anche perché un personaggio così sexy stonava troppo in un gioco rivolto a un pubblico molto giovane, Madonna non comparve nei videogiochi.

Qualche anno dopo si decise nuovamente di introdurre un personaggio femminile, questa volta ispirato alla rassicurante Minni di Topolino: in Sonic the Hedgehog CD del 1993 compare per la prima volta Amy Rose, un riccio rosa che ama Sonic senza molto successo, un’eroina di contorno più che di azione. Finché, in Sonic the Fighters del 1996, diventa un personaggio giocabile e le viene data in dotazione quella che sarà la sua arma distintiva, il martello Piko Piko. Da questo momento in poi Amy Rose assume una sua personalità, più tosta e volitiva, avvicinandosi sempre di più ai gusti delle videogiocatrici.

BONUS. Un fumetto da Guinnes dei Primati

Il successo dei videogiochi trasformò Sonic in un protagonista dell’industria dell’intrattenimento: nel 1993 uscì l’omonima serie d’animazione di DiC Entertainment. Nello stesso anno debuttò il primo numero del fumetto di Sonic, pubblicato da Archie Comics, che successivamente è entrato nel Guinness dei Primati come serie a fumetti più lunga mai tratta da un videogioco.

Il progetto di Archie Comics si è interrotto nel 2016 per poi proseguire a partire dal 2018 con lo stesso sceneggiatore Ian Flynn ma con un nuovo editore, IDW Comics. Quelli IDW sono oggi gli unici fumetti ufficiali di Sonic the Hedgehog, e sono disponibili in italiano nell’edizione di Tunué.

Articoli correlati