Tre fumetti sulle seconde generazioni
La seconda generazione, formata da figlie e figli di immigrate e immigrati, rappresenta una grande percentuale della popolazione italiana. Raccontare le loro storie è importante per fotografare la realtà presente e proiettarci verso il futuro.
Per questo motivo, vi consigliamo 3 graphic novel con protagonisti e personaggi di seconda generazione.
American Born Chinese (IN USCITA IL 6 SETTEMBRE)
di Gene Luen Yang
Tutto quello che Jin Wang vorrebbe è integrarsi. I bulli della sua scuola non sono dello stesso parere e, in quanto unico ragazzo cino-americano dell’istituto, viene ben presto preso di mira, cosa che gli impedisce di farsi degli amici. Come se non bastasse, Jin si innamora di una ragazza americana…
Quella del Re Scimmia è una delle più antiche e famose leggende cinesi. Amato e rispettato dai suoi sudditi, esperto nelle arti marziali, Re Scimmia è la scimmia più forte del mondo: peccato però che non voglia affatto essere una scimmia, ma voglia essere adorato come una divinità…
Chin-Kee è il classico stereotipo negativo del cinese e sta rovinando la vita di suo cugino Danny, un ragazzo molto popolare a scuola. Ogni anno, però, dopo la visita di Chin-Kee, Danny è costretto a cambiare scuola per sfuggire alla vergogna.
Tre storie parallele destinate fatalmente a congiungersi in una graphic novel diventata un caso letterario a tutti gli effetti.
Magic Fish. Le storie del pesce magico
di Trung Le Nguyen
Tiến, è un ragazzo vietnamita di seconda generazione in America, accanito lettore di fiabe, anche se sa che la vita non è come quella che si legge sui libri. Eppure, per lui, quegli stessi libri diventeranno veicolo di un segreto che si tiene dentro e che non sa rivelare alla sua famiglia. Già è difficile, per un adolescente, comunicare con i propri genitori, nel suo caso ancora di più dato che parlano due lingue diverse.
In Magic Fish. Le storie del pesce magico le favole e la realtà si incontrano, dando vita a una storia sulla difficoltà di aprirsi, sui rapporti familiari e sulle barriere linguistiche.
Possiamo essere tutto
di Francesca Ceci e Alessia Puleo
Cosa rende “noi” veramente “noi”?
La famiglia Fares, di origine marocchina e di religione islamica, si è trasferita in Italia da molti anni. Ne fanno parte il padre Salim, la madre Nur, le figlie Raja e Amal e il figlio minore Hadi, l’unico ad essere nato a Roma. Le due sorelle Raja e Amal vivono sul filo continuo e instabile dell’equilibrio tra le due culture, in bilico tra la religione familiare e la libera scelta, sospese tra ciò che la società si aspetta da loro e ciò che in realtà loro sentono di essere. Attorno a loro incontrano amicizie, disparità, incomprensioni, banalità, paure e momenti di scoperta e vicinanza.