IL LIBRO
Questa è la storia di Alì Yassin, quindicenne marocchino giunto in Italia come clandestino alla ricerca del padre Ahmed, del quale da tempo non ha notizie. Il ragazzo segue le tracce del genitore attraverso un viaggio pieno di vicissitudini, finché s’imbatte nell’equipaggio di un peschereccio.
La storia si allaccia all’analoga vicenda di Costantino e del padre che non vede quasi mai, un delinquente che entra ed esce di galera e che sbarca il lunario come «caporale» nelle piantagioni di pomodori.
«Sosteneva Primo Levi che «tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono costretti a riviverlo», allora sarà utile iniziare a riflettere sul presente, sorriderne, soffrirci, prendere coscienza della realtà, nel bene e nel male».