Il graphic novel L’abisso dell’oblio, firmato da Paco Roca e dal giornalista Rodrigo Terrasa, diventerà un film diretto dal regista spagnolo Álex Montoya.
L’abisso dell’oblio, un’incredibile storia vera
Il graphic novel L’abisso dell’oblio si ispira a una drammatica e incredibile storia vera: il 14 settembre 1940, ben 532 giorni dopo la fine della guerra civile spagnola, José Celda venne fucilato dal regime franchista, assieme ad altri 11 uomini, sul muro posteriore del cimitero di Paterna, a Valencia, e sepolto con loro in una fossa comune. Pepica, la figlia di José, combatte per tutta la vita contro la burocrazia e contro il negazionismo della politica, con l’obiettivo di recuperare i resti del padre e di dargli finalmente la pace. La storia di Pepica si incrocia con quella dell’eroico Leoncio Badía, un repubblicano condannato a lavorare come becchino nel cimitero del suo paese, e che, rischiando la vita, aveva collaborato in segreto con le vedove di guerra, per identificare i corpi dei mariti e donare loro degna sepoltura.
Il lavoro di Paco Roca e di Rodrigo Terrasa segue la battaglia personale di Pepica fino a far emergere una pagina sanguinosa della storia spagnola non a tutti nota e spesso dimenticata: il destino di José, infatti, fu infatti lo stesso di decine di migliaia di spagnoli giustiziati sommariamente in un momento in cui la guerra civile si era conclusa.
Ne L’abisso dell’oblio la grande storia viene raccontata attraverso vicende personali, umanissime eppure straordinarie. Ed è proprio questo doppio filo, che spesso è presente nei lavori di Paco Roca, ad aver colpito il regista Álex Montoya e ad averlo spinto a lavorare a un nuovo film, opzionato da Nakamura Films e Raw Pictures. Il regista ha affermato che adattare il graphic novel «è una grande sfida, in parte a causa della portata del progetto e in parte per la responsabilità e la sensibilità con cui la storia merita di essere affrontata».
Tutti i film tratti dai fumetti di Paco Roca
Il film L’abisso dell’oblio è in realtà un ritorno di Paco Roca al cinema, dal momento che diversi graphic novel dell’autore spagnolo sono stati adattati per il grande schermo.
Il caso più recente riguarda La casa, una storia di ispirazione autobiografica in cui, alla morte del padre, tre fratelli fanno i conti con la loro eredità, una casa in campagna dove albergano ricordi e rimpianti. Il fumetto è diventato un film omonimo, uscito nella primavera del 2024, diretto sempre da Álex Montoya e prodotto dalle stesse società che produrranno L’abisso dell’oblio.
È invece del 2021 la miniserie televisiva La fortuna con Stanley Tucci, diretta da Alejandro Amenábar e ispirata al graphic novel Il tesoro del Cigno Nero, firmato da Paco Roca insieme al diplomatico Guillermo Corral: racconta la storia vera del recupero del tesoro di un relitto, un’avventura ricca di suspense da intrigo internazionale.
Del 2018 è il film d’animazione diretto dallo stesso Paco Roca e tratto da Memorie di un uomo in pigiama, uno dei volumi della serie a fumetti autobiografica dove con ironia il fumettista racconta le sue giornate, divise tra il disegno di fumetti e i battibecchi con la fidanzata e gli amici.
In ultimo la prima pellicola, nonché la più famosa: il film d’animazione del 2011 diretto da Ignacio Ferreras tratto dal capolavoro Rughe, che racconta di Emilio, un pensionato che cerca di adattarsi alla sua nuova vita in un ospizio, mentre l’Alzheimer gli cancella i ricordi. Il film ha vinto ben due premi Goya e in Giappone è stata distribuita dallo Studio Ghibli, la leggendaria casa di produzione fondata da Hayao Miyazaki.