“C’è il cielo, ci sono le radici. C’è la religione, c’è la materia, c’è la casa. Ci sono le api, ci sono le magnolie, gli animali, il fuoco. C’è la città, c’è la temperatura dell’aria che cambia nel respiro. C’è la luce, ci sono i corpi, gli organi, il pane. Ci sono gli anni, le molecole, c’è il sangue; e ci sono i cani, le stelle, i rampicanti. E c’è la fame. I nomi. Ci sono i nomi. Ci sono io.”
Dal graphic Il tempo materiale
Il tempo materiale è l’adattamento graphic a opera di Luigi Ricca dell’omonimo romanzo di Giorgio Vasta. La storia si apre a Palermo, l’8 gennaio del 1978. Siamo in un momento storico particolare dell’Italia: l’uccisione di Aldo Moro a opera delle Brigate Rosse.
I protagonisti sono tre bambini di undici anni: Nimbo, la voce narrante crede nella forza del linguaggio e che sarà lui a individuare il nome perfetto per identificare il loro gruppo terroristico. Scarmiglia è bravo nello studio, carismatico e metodico. Parla poco e sembra essere chiuso nel suo mondo, ma riesce a influenzare i suoi compagni, manipolandoli. Infine, Bocca è grasso ma piccolo nonostante la mole. Sente il bisogno quasi spasmodico di fare parte di un gruppo e, per non rimanerne escluso, è disposto a mettere da parte la propria coscienza e a seguire tutto ciò che gli altri due ragazzi fanno.
Una guerra nella guerra
Come prima cosa i tre amici decidono di trovare un nascondiglio, una base segreta nella quale progettare i loro attacchi alla città. La scelta cade sulla radura del porno, una terra di nessuno, quaranta metri pieni di spazzatura e di un fogliame talmente scuro che si infittisce, fino a diventare una prateria di foglie nere. Lì decidono di studiare le Brigate Rosse. Devono sapere. Devono documentarsi. Devono capire. Il linguaggio delle Brigate Rosse li affascina. Lo paragonano a un animale mitologico tanto ne vengono travolti dalla sua forza. È qualcosa che sa di rabbia e di trasformazione. Ma questo solo all’inizio. I ragazzi devono passare all’azione.
N.O.I diviene il nome della loro micro cellula virale. È anche l’acronimo di “nucleo osceno italiano”. Nucleo come solidità, Osceno a indicare l’unico tempo che abbia senso vivere e Italiano, ovvero ciò che indigna i ragazzini e ciò in cui sono immersi. La loro missione si comporta di due fasi: raccolta e distruzione.
Le loro azioni sono un escalation di crudeltà: passano dal rubare senza dare nell’occhio, portando via dalla loro classe astucci, gomme, libri, righelli, carte geografiche e il crocifisso, all’incendiare la refurtiva e all’impiccagione di tre fantocci nel pozzo arabo di Piazza Edison, nel quartiere Matteotti. Le loro azioni si concludono con il rapimento e l’uccisione crudele di un loro compagno di classe di nome Morana. Un’uccisione pianificata con tremenda lucidità, senza nessun senso di colpa.
Il tempo materiale è il racconto di una generazione che cerca di trovare conforto al dolore provato, rimpiangendo un tempo della loro vita che mai più tornerà, in cui l’amore, l’amicizia, gli affetti, i sentimenti positivi, hanno ceduto alla crudeltà dei comportamenti umani.
Luigi Ricca riesce a ricreare le atmosfere del romanzo, cupe e quasi claustrofobiche, attraverso un disegno dalle linee graffianti, che divengono il simbolo della condizione umana di un’Italia sconvolta dalle contraddizioni, da una politica ferrea e crudele, che non lascia spazio all’amore né alla libertà.
L’autore
Giorgio Vasta è nato a Palermo nel 1970. È editor e consulente editoriale, insegnante di scrittura narrativa presso la Scuola Holden e lo IED di Torino e, dal 1999, è stato curatore e poi direttore della collana di saggistica Holden Maps di Rizzoli. Il suo primo romanzo è Il tempo materiale pubblicato da Minimum fax nel 2008, candidato al Premio Strega 2009, e sempre per Minimum fax ha curato l’antologia Anteprima Nazionale, edita nel 2009.
Luigi Ricca nasce a Palermo nel 1966. Vive e lavora a Roma. Lavora come illustratore e grafico per pubblicità e editoria, ha pubblicato brevi storie a fumetti, realizzato animazioni per spot, sigle, documentari e corti autoprodotti selezionati e premiati in vari festival internazionali.
Il tempo materiale
Tratto dall’omonimo romanzo cult di Giorgio Vasta, candidato al premio Strega 2009 – pubblicato da Minimum Fax – il racconto di una generazione che ha perso l’innocenza negli anni di piombo arriva come un pugno allo stomaco. Palermo, 1978.