di Beatrice Corti
The Books of Clash è la serie a fumetti di Gene Luen Yang che racconta le storie dei personaggi di Clash of Clans e Clash Royale, i due celebri mobile games di Supercell. Qui vi raccontiamo perché vale la pena leggerla.
Come si gioca a Clash of Clans e Clash Royale?
Clash of Clans e Clash Royale sono mobile games, ossia videogiochi per smartphone. Rispettivamente rilasciati nel 2012 e nel 2016 dalla casa di produzione finlandese Supercell, i due titoli sono stati scaricati più di un miliardo di volte, rendendoli uno dei franchise videoludici più popolari di sempre.
Clash of Clans è un videogioco di strategia gestionale: l’obiettivo di chi gioca è sviluppare la propria base, in modo da attaccare le basi degli altri giocatori e vincere trofei, che permetteranno di avanzare nelle varie leghe e aumentare il proprio ranking, ossia guadagnare posizioni nella classifica generale. Per diventare più forti è necessario accumulare oro e elisir, utili per acquistare i potenziamenti ed effettuare gli upgrade degli edifici, e diversificare e allenare le proprie truppe, così da annientare le difese avversarie entro il limite di tempo stabilito. Queste truppe partono da unità base, come i barbari e le arciere, fino ad arrivare a creature leggendarie come i giganti e i golem.
Clash Royale è invece un battle royale, ossia un gioco in cui lo scopo è sopravvivere contro un altro giocatore in uno scontro 1 vs 1. Per vincere è necessario distruggere le torri dell’avversario all’interno di un’arena di gioco. I personaggi sono ripresi dalle schiere di Clash of Clans, ed è possibile acquisirli e potenziarli attraverso varie carte custodite in alcuni forzieri. Non tutte le carte sono uguali: quelle più rare conferiscono una potenza maggiore. Chi gioca deve mostrare grande abilità nella fase di team building, ossia nella scelta dei personaggi da inserire nel proprio gruppo, perché una squadra bilanciata è in grado di fronteggiare qualsiasi situazione.
Dai videogiochi alla serie a fumetti
Gene Luen Yang ha raccontato di aver cominciato a giocare a Clash of Clans e Clash Royale per condividere un n passatempo con i figli adolescenti. Pur non diventando un player assiduo, ha sviluppato un certo interesse per i giochi fino a concepire l’idea di espandere il mondo in cui sono ambientati, aggiungere lore e dargli una dimensione narrativa vera e propria in una serie a fumetti, The Books of Clash, disegnata da Les McClaine e Allison Acton.
La serie si apre seguendo le avventure di un domatore di cinghiali, Terrificus detto Terry, che fa parte dell’orda capitanata dal fratello maggiore, Rokkus il Furioso. I due non potrebbero essere più diversi e Terry sente di non essere all’altezza del resto dell’orda, cosa che lo spinge a infiltrarsi nel villaggio nemico di Cetriolandia per carpire informazioni sulla loro arma segreta. Qui incontra Jane, un’arciera che fa parte della squadra dei Cetriolini, il team della città che partecipa nei tornei di Clash Royale. Una volta entrato a far parte della squadra, Terry scoprirà un altro modo di combattere e si farà nuovi amici.
Ogni volume è poi dedicato a un personaggio diverso, in cerca della propria identità e individualità: da Jane l’arciera a Sonny il golem, da Yolanda la valchiria a Zeke lo stregone.
Una lettura intelligente e divertente
La serie a fumetti prende ispirazione dalle due modalità di gioco e le fa coesistere trasformandole in spunti narrativi: l’aspetto dell’attacco alle basi nemiche, tipico di Clash of Clans, viene mantenuto dall’orda dei domatori di cinghiali, mentre il sistema della battle royale proprio di Clash Royale diventa una sorta di torneo tra le diverse città. In questo modo anche i personaggi che appartengono solo a uno dei due giochi, come ad esempio l’arciere magico, possono apparire all’interno della storia.
La mappa di Clash, che di solito appare solo come sfondo delle battaglie, viene ripresa e ampliata in modo che ogni area abbia caratteristiche particolari. Così, il villaggio di Cetriolandia all’inizio sembra una base qualunque, ma col tempo acquisisce carattere, attraverso posti caratteristici come il pub di Emikranio, dove la squadra dei Cetriolini si riunisce dopo ogni vittoria per bere elisir.
Si fa poi spesso menzione al “costruttore”, colui che effettivamente governa il villaggio, che altri non è che il player stesso. Questo espediente riporta chi legge ancora una volta nei videogiochi, in una sorta di meta-narrazione in cui le storie dei fumetti non sono altro che quello che accade ai personaggi quando si smette di giocare con lo smartphone.
Gene Luen Yang ha infatti raccontato che il suo compito non è stato quello di ricreare il mondo di Clash of Clans e Clash Royale, ma semplicemente di selezionare e riportare sulla carta quel che già si intravedeva nei giochi. Il risultato è un’opera che rimane incredibilmente fedele alle sue origini, ma che riesce a espandersi e ad andare in direzioni inedite, conferendo ai personaggi una personalità in evoluzione che vale la pena conoscere, senza rinunciare a una nota di comicità e di leggerezza che rende la lettura divertente quanto una sessione di gioco.