Anche se a Natale non si pensa (quasi) mai al mare, c’è da dire che gli amanti delle storie di mare preferiscono sempre ricevere in regalo libri che abbiano come sfondo la realtà poetica che solo il mare dona e che ravviva quel rapporto tra l’ uomo e il mare. I libri sul mare racchiudono un appeal in grado di conquistare lettori di ogni età, per questo regalarli è sempre un’ottima idea. Ecco una serie di fumetti Tunué che potrete dedicare agli amanti del genere:
- Le isole ai confini del mondo di Emmanuel Lepage
Emmanuel Lepage è invitato, insieme a un gruppo di addetti stampa e turisti dell’estremo, a prendere parte alla spedizione della Marion Dufresne, la più grande nave da ri-cerca polivalente europea, deputata all’approvvigionamento delle isole subantartiche francesi, sotto la responsabilità delle Terre Australi e Antartiche Francesi (TAAF).
- Kraken di Bruno Cannucciari e Emiliano Pagani
Damien è stato testimone delle peggiori tragedie avvenute in paese ed è stato l’unico a uscirne illeso. Che sia lui, in vero, il mostro portatore di sventura? Emiliano Pagani e Bruno Cannucciari realizzano un’opera disincantata e dalle tinte scure, in cui la solitudine si fa via via imperante e il sonno della ragione prevarica, corrodendo l’animo umano.
- Ar-Men. L’inferno degli abissi di Emmanuel Lepage
Ar-Men è il sinonimo stesso di “faro”, un bastione contro la tempesta, miracolosamente arroccato sulle rocce dell’Île de Sein nel tratto di mare più pericoloso della Bretagna, forse del mondo.
- Il faro di Paco Roca
Siamo negli anni Trenta, nella Spagna stremata dalla Guerra civile. Francisco, un giovane soldato repubblicano, fugge dai nazionalisti e viene salvato da Telmo, l’anziano ed estroverso guardiano del faro che lo ribattezza Moby Dick. Francisco non capisce perché Telmo si ostini a pescare e rimettere in sesto gli oggetti venuti dal mare, e ad accudire il faro, che non funziona da anni. Gli sembra strana la testa del vecchio, che sogna, spera e rimesta la realtà con la poesia, finché, giorno dopo giorno, abbandona la rigidità militaresca per riscoprire la forza liberatrice, sbrigliata e vitale della fanciullezza.