IL LIBRO
APPROFONDIMENTI
- Sugli autori Wilfrid Lupano e Stéphane Fert
- Prima dell’abolizione della schiavitù
- Collana Ariel
- Anteprima
- Rassegna stampa
Bianco intorno, la vera storia di Prudence Crandall e Sarah Harris è il nuovo graphic novel di Wilfrid Lupano e Stéphane Fert.
Siamo in Connecticut, trent’anni prima dell’abolizione della schiavitù, una giovane insegnante apre le porte della sua scuola alla prima alunna afroamericana: Sarah Harris.
Per reagire al malcontento locale, in un gesto insieme di rivolta e volontà, Prudence Crandall apre la sua scuola a tutte le giovani donne afroamericane della città.
La storia della piccola scuola femminile diventa un pretesto per parlare, ancora una volta, dei principi di eguaglianza e fratellanza su cui dovrebbe basarsi la società. Un graphic novel che ci spinge ad interrogarci su temi ancora attuali e sulla responsabilità di scelta del singolo nei confronti di comunità spesso sorde ad ogni cambiamento.
L’opera si regge su due assiomi fondamentali: il rifiuto di ogni discriminazione razziale ed il riconoscimento del diritto all’istruzione. Le piccole allieve della giovane istitutrice del Connecticut diventano simbolo di tutte quelle minoranze che, negli anni passati e presenti, pagano a prezzo spropositato un’eguaglianza che dovrebbe essere garantita.
La storia della giovane istitutrice porta l’attenzione sul ruolo chiave che l’istruzione ricopre nella scoperta, lotta e ripresa dei propri diritti. La battaglia al diritto di istruzione si fa scontro contro ogni forma di discriminazione e razzismo.
SUGLI AUTORI WILFRID LUPANO E STEPHANE FERT
Wilfrid Lupano è uno sceneggiatore francese noto per aver vinto il Prix de libraires de BD 2014 e le Prix de la BD Fnac Belgique 2015. Tra i suoi riconoscimenti ricordiamo anche le Prix du Public Cultura. Nel 2016 fonda insieme a Laure Garancher The Ink Link, un’associazione che unisce fumettisti e disegnatori. Scopo di The Ink Link è affiancare istituzioni o altre associazioni impegnate nel sociale e supportare le loro azioni e campagne umanitarie, sociali ed ambientali attraverso la realizzazione di documenti illustrati appositamente pensati per sensibilizzare il pubblico.
Stéphane Fert è un illustratore francese molto amato in Italia per Morgana e Pelle di mille bestie. Il suo lavoro risulta particolarmente influenzato da Mary Blair e Cyril Pedrosa. Inoltre, lui stesso riconosce come modelli artisti del calibro di Gaugin, Matisse e Cézanne. Per quanto riguarda il cinema, si dice ispirato da autori come Lars Von Trier e Miyazaki.
PRIMA DELL’ABOLIZIONE DELLA SCHIAVITU’
Nata nel 1803, Prudence Crandall apre la sua scuola femminile a Canterbury nel 1831. In un primo momento la professoressa Crandall impartisce i suoi insegnamenti alle giovani figlie delle famiglie benestanti di Canterbury, assicurando loro, grazie alla sua preparazione, un livello di istruzione pari a quello delle allora scuole maschili.
La scuola ha vita breve, dopo un anno di rivolte e scontri ( e un giorno di prigionia) Prudence Crandall chiude l’istituto, temendo per l’incolumità delle sue alunne. Non farà più ritorno a Canterbury. La scuola ospita oggi un memoriale in suo onore e la Crandall è stata nominata eroina dello stato del Connecticut.
Non sappiamo se abbia continuato i suoi studi ma Sarah Harris è diventata una figura centrale del dibattito abolizionista. Chiamerà la figlia Prudence Crandall Fayerwether, in onore della sua insegnante con la quale intratterrà degli scambi epistolari per tutta la vita.
Morirà un anno dopo la sua ultima visita alla professoressa, stabilitasi nel Kansas. L’università del Rhode Island le ha dedicato un edificio.
La piccola vicenda della scuola femminile di Prudence Crandall non è che l’inizio del movimento contro la segregazione che prenderà piede trent’anni dopo. L’episodio non è tutta via il primo segnale del cambiamento di rotta di quegli anni: tre anni prima, nel 1831, uno schiavo di nome Nat Turner guidò una rivolta di schiavi nella contea di Southampton, lui e i suoi compagni furono tutti impiccati ed insieme a loro persero la vita molti schiavi pur non avendo partecipato attivamente alla rivolta. La notizia della violenta repressione dei compagni di Turner contribuì a far nascere un sentimento di rivolta in tutta la comunità afroamericana dell’epoca.
COLLANA ARIEL
Il titolo va ad unirsi alla nuova collana Ariel, inaugurata nel 2019. Fortemente voluta dal direttore editoriale Massimiliano Clemente ed affidata all’autrice Simona Binni, la collana è dedicata allo spirito dell’aria di sheakespeariana memoria: un progetto che si vuole libero da ogni catalogazione di stampo sessuale e che porta avanti la riflessione sul ruolo e sull’identità femminile di oggi. Il desiderio che ha permesso la realizzazione di questa collana è stato quello di trovare un luogo in cui, come dice la curatrice:
Le autrici e gli autori coinvolti si mettessero in discussione sul tema del femminile e fossero in grado, attraverso la loro creatività, di regalare a lettrici e lettori il frutto di queste riflessioni e del proprio sentire.
Continua a leggere l’intervista a Simona Binni qui.
Gli altri titoli della collana Ariel includono Nellie Bly di Luciana Cimino e Sergio Algozzino, Per Sempre di Assia Petricelli e Sergio Riccardi e Qui c’è tutto il mondo di Cristiana Alicata e Filippo Paris.
Per approfondire leggi l’articolo di Lorenzo Barberis sul nostro blog: Bianco intorno: nello spazio bianco del fumetto, per capire le radici del razzismo.
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RASSEGNA STAMPA
– Nere e fiere – Il venerdì di Repubblica (recensione di Marco Filoni)