IL LIBRO
Siamo alla fine degli anni Cinquanta, nel pieno della dittatura franchista. Un gruppo di disegnatori mal sopporta i diktat della casa editrice Bruguera che, leader del mercato fumettistico iberico di quegli anni, tratta i suoi penciler alla stregua di impiegatucci malpagati, cui nulla è dovuto, copyright incluso. Gli autori, infine, decidono di lasciare il lavoro e di fondare Tio Vivo, una rivista indipendente con cui rivendicare la loro autonomia creativa e il diritto di disporre a piacimento del proprio ingegno. Attraverso una ricostruzione storiografica frutto di una finissima ricerca, Paco Roca celebra il coraggio di chi, spinto da una passione incondizionata per il proprio mestiere, rischia tutto perché la libertà diventi un fatto.
Un inno alla libertà vestito con una ricostruzione storica di finissimo dettaglio. Paco Roca illumina con la sua capacità narrativa un angolo di storia che merita di essere ricordato. Un gruppo di autori spagnoli, alla fine degli anni Cinquanta, nel pieno della dittatura franchista, fuoriesce dalla rivista a fumetti più famosa e venduta del Paese per fondarne una indipendente. È la prima volta nella storia che dei fumettisti rivendicano la propria autonomia creativa e il diritto di disporre a piacimento del frutto del proprio ingegno.
Rassegna stampa:
22/04/2015, Paco Roca – L’inverno del disegnatore, Un baule pieno di gente, di Saegiopùr
07/04/2015, RECENSIONE: L’INVERNO DEL DISEGNATORE, c4comic, di Andrea Cattani
24/01/2015, Paco Roca nell’inverno del disegnatore, www.reportweb.it, di Vanadia Cantaro